Cimare per rifiorire

Ho fatto una bozza di questo messaggio in tipo venti versioni diverse.

La prima era 'na mezza poesia a caso scritta sull'aereo verso Lund la settimana scorsa. Odio rileggere le cose che scrivo, specialmente se sono più intime e meno "oggettivamente valutabili".

La seconda era un'articolata e dettagliata linea temporale di quel che è successo negli ultimi mesi e come mai ho messo in discussione diverse cose che ho sul piatto in questo periodo. Essere analitico a volte serve, ma togliere di mezzo la parte emotiva da cose che intrinsecamente sono relative ai sentimenti è piuttosto stupido.

Sono andato avanti così per un po' (un bel po') a rimbalzarmi idee, scrivere bozze e cercare di mettere nero su bianco i pensieri che ho maturato nelle ultime settimane.

La verità è che la morte improvvisa di mio zio mi ha messo in moto dei meccanismi e dei ragionamenti che non sto riuscendo a (anzi, che non voglio) ignorare o fermare. E se per alcuni di questi pensieri ho una risposta più o meno articolata, sto facendo fatica a gestire il "carico" emotivo e le ondate di pensieri che arrivano e se ne vanno lasciando dietro un segno che il mio cervello si ostina a seguire e voler ritracciare e comprendere.

Se devo essere sincero è tutto piuttosto stimolante e la componente agrodolce aiuta a tenere alta l'attenzione, ma ho anche bisogno di tempo per dedicarmi a tutta 'sta mole di pensieri.

Esticazzi?

Sì, certo, esticazzi è tipo la risposta giustissima per chi sta leggendo 'sta cosa e se la trova di fronte in mezzo a discorsi su Mastodon o sul Free Software o chenneso.

Però, ecco, insomma, non sono sparito, ci tenevo a scriverlo da qualche parte. Non sono sparito, ma ho intenzione di tagliare un po' tutte quelle cosine "appese" nel retro della testa che mi occupano spazio attualmente necessario per altro (da cose banali come il Linux Day a progetti su D&D a... boh, vedremo).

Rebecca: You know, I was thinking I should travel abroad.
Ted: Mmm. Eat, Pray, Love style, right?
Rebecca: Well, more like Drink, Sleep, fuck.

Per qualche motivo mentre scrivevo quella frase mi è saltata in testa la meravigliosa scena di Ted Lasso, ma no, non in quel senso.

Più quel che si fa con le piante: taglio tutti quei rametti a cui non sto riuscendo a dare l'energia che meritano per concentrarmi sui miei pensieri. E, vista l'estate, cercare sicuramente di stare meno tempo al PC per godermi più possibile il contatto umano che ora più che mai è ciò che mi sta facendo riscoprire un sacco di emozioni un po' sopite.

Ci sentiamo presto ✌️