2025: addio Twitter, ma per davvero (perché tanto ci sono i Feed RSS)
Ormai da un annetto (e forse anche più) sto eliminando la mia presenza sui vari Social network "commerciali" (non saprei bene come altro definirli) per conservare un po' di salute mentale e alimentare "il web quello bello" (ActivityPub, Indieweb...).
Una delle poche cose che ancora mi tiene legato a quei Social è (anzi, era direi) Twitter/X. Non per interazioni varie eh, ci mancherebbe, non scrivo lì sopra da eoni, ma perché un po' di profili che seguo continuano a pubblicare aggiornamenti lì sopra.
E diciamolo: se anche non fosse per la mia salute mentale e la non voglia di alimentare un Social di stampo estremamente capitalistico, gli ultimi avvenimenti recenti (e non) legati alla persona di Elon Musk mi fanno venire voglia di scappare lontano chilometri da cose in cui è coinvolto.
Okay, ho finito la premessa/pappardella/spiegone, andiamo al sodo:
Devo rinunciare a quei contenuti solo perché voglio rinunciare a Twitter e al Musk-verso?
No, perché l'internet è composto da creature meravigliose.
Qualche tempo fa - quando su Log vi parlavo dei servizi che usavo per farmi arrivare Feed RSS di cose che non hanno Feed RSS - menzionavo Nitter come front-end alternativo a Twitter che forniva anche un comodissimo servizio di generazione Feed RSS degli utenti Twitter.
Visto che quella parte di internet è brutta e cattiva, Nitter è stato brutalmente azzoppato e reso inutilizzabile per il pubblico uso con ban vari da parte del team di Twitter (perché ricordiamolo: lo scopo dei Social è quello di volervi lì sopra sul loro sito/app così da sfruttare i vostri dati e darvi in pasto agli ads).
Una delle caratteristiche interessanti di Nitter però era quella di essere Open Source ed ecco dunque che in poco tempo hanno iniziato a saltare fuori istruzioni e guide su come tirare in piedi la propria istanza locale di Nitter da poter utilizzare a piacere in autonomia.
La guida - completa, rapida e indolore tanto che non trovo sensato riportare qui i passaggi principali - sfrutta un servizio chiamato fly.io per fare il deploy al volo di un'immagine docker già pronta a cui vanno solamente aggiunte alcune variabili (pochissime eh, giusto uno user/password di Twitter e la password che si vuole mettere per "chiudere" l'istanza Nitter al pubblico ed evitare ban/disservizi per sé).
Basta una mezz'oretta (o cinque minuti se avete un po' dimestichezza della riga di comando e di docker) e la vostra istanza Nitter personale sarà online e utilizzabile con tanto di Feed RSS funzionanti da dare in pasto al vostro software preferito (nel formato https://nitter-something-something-0000.fly.dev/user_da_seguire/rss?key=chiave_scelta).
Da quando sto usando questo sistema il mio utilizzo della piattaforma Muskiana si è ridotto drasticamente e conto di arrivare a renderlo ancora più vicino allo zero dando un po' meno spazio a quel tipo di cazzeggio in questo 2025.
p.s.: se hai provato/stai provando e non riesci a configurare correttamente Nitter scrivimi in privato su @ed@livellosegreto.it oppure via mail a edoardo@elido.ro così vediamo di sistemare 😉